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Indecisione tirocinio: forse non parlo abbastanza bene l'inglese

3 anni, 7 mesi fa di leab

Buonasera a tutti,
Sono appena stata selezionata da una delle agenzie dell'unione europea per un tirocinio di 9 mesi, ho già mandato parte dei documenti, solo che c'è un dubbio che mi attanaglia, ovvero la conoscenza dell'inglese (uno dei requisiti fondamentali per poterci lavorare) che a detta loro dovrebbe essere minimo B2. Ora, io parlo e scrivo l'inglese in maniera discreta non eccezionale ecco, e mi preoccupa molto il non riuscire ad interfacciarmi correttamente con il mio lavoro. Secondo voi dovrei tirarmi indietro?
Grazie a tutti!

leab

3 anni, 6 mesi fa

In risposta a #29433
Vi ringrazio per il supporto :). Purtroppo sono ben conscia dei miei limiti linguistici ma seguirò i vostri consigli. In ogni caso darò il massimo, e se non dovesse bastare avrò comunque imparato qualcosa.


Redazione_RdS

3 anni, 7 mesi fa

Mai tirarsi indietro, è una regola fondamentale nel mondo del lavoro! Specie per paura di non essere pienamente "adeguata". Lasciamo semmai che siano gli altri – i colleghi e i capi che incontreremo via via nelle nostre esperienze di lavoro – eventualmente, a dirci se abbiamo qualche lacuna da colmare, qualche skill da perfezionare.

Leab, tu sei stata selezionata! E ti assicuriamo che le agenzie dell'UE non sono degli enti di beneficienza: per ogni bando ricevono centinaia se non migliaia di candidature, e le selezionano accuratamente. Se il tuo cv non fosse all'altezza non saresti rientrata tra i prescelti.

Dunque bando alle insicurezze, stai per fare una bellissima esperienza, che molti tuoi coetanei sognano senza riuscire ad afferrare. Parti e goditela, sfruttala fino in fondo.

E se davvero senti che il tuo inglese è ancora un po' carente, puoi sempre cercare di migliorarlo, a cominciare da subito: abbandona le traduzioni (che peraltro sono molto spesso scarse) e comincia a leggere i libri in lingua originale, guarda film e serie in lingua originale (e metti i sottotitoli in inglese, non in italiano!), cerca di leggere almeno 4-5 articoli al giorno dei quotidiani in lingua inglese che più ti piacciono. Insomma "allena" il tuo inglese, e vedrai che in capo a poche settimane già ti sentirai più a tuo agio sia con il parlato sia con il vocabolario.

Inoltre sappi che nelle istituzioni europee quasi nessuno è proprio madrelingua inglese: dunque con tutta probabilità troverai colleghi e capi che avranno più abitudine di te a usare l'inglese, certo, ma non necessariamente delle persone con un livello di inglese eccezionale.

Aggiungiamo che questi dubbi sono anche un retaggio degli "stereotipi di genere" con cui ahimé ci troviamo ancora a combattere. Alle ragazze è sempre richiesto di essere "perfette", o quantomeno di performare meglio dei coetanei maschi: è una pressione che a volte deriva direttamente dalla famiglia, ma altre volte invece, pur non essendo presente in famiglia, arriva comunque indirettamente dalla società.

Molte ricerche dimostrano che gli uomini si autovalutano molto più generosamente delle donne. Per esempio, quando sul lavoro c’è un’opportunità di fare uno scatto di carriera, di venire promossi, gli uomini quasi sempre pensano di essere adeguati, o di meritare un aumento di stipendio, e quindi non hanno problemi a chiederlo. Mentre le donne giudicano rigidamente il loro lavoro, si focalizzano sulle loro inadeguatezze e imprecisioni, e magari per quella promozione nemmeno si candidano, o non chiedono l’aumento, perché hanno interiorizzato una sorta di “ipercriticità” verso loro stesse, non si sentono all'altezza. Dunque sono le più severe giudici di loro stesse.

Vi è dunque un "bug", per le ragazze e le donne, nella autopercezione di sé e del proprio valore. Bisogna cercare di essere più "clementi" con sé stesse, e accettare con un sorriso le proprie vittorie, senza questionarle. Tu hai "vinto" questo posto di stage grazie al tuo cv, la tua candidatura ha convinto i selezionatori: questo è già abbastanza Leab!

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