Il labile confine tra opportunità e sfruttamento
Il giorno in cui ho saputo di esser stata selezionata per il tirocinio presso “L’Unità di Analisi e Programmazione-Archivio Storico Diplomatico” del MAE non posso nascondere di aver provato una certa soddisfazione. Avrei avuto la possibilità di un’esperienza nuova e in un’altra città. Non ultimo il bisogno di spendere le mie energie per qualcosa di pertinente ai miei studi e ai miei interessi. Prima di accettare ho chiesto ai responsabili del tirocinio “Esiste una qualche forma di retribuzione per questo stage?”. La risposta è stata. “Per le sedi italiane non è prevista alcuna forma di rimborso, neanche l’Università per quest’anno ha potuto stanziare contributi”. Infatti chi va all’estero ha almeno il biglietto aereo e alcune Università “virtuose” hanno disposto un rimborso spese, anche minimo, anche per i tirocinanti delle sedi di Roma. Ma non nel mio caso. Mentre saliva l’amarezza e mi domandavo perché non ci fosse modo di reperire fondi per gli stagisti della struttura ministeriale che si occupa dell’immagine e dei rapporti dell’Italia all’estero, ho scoperto che il problema dell’assenza di rimborsi per questo stage non è solo economico, ma legislativo. Lo ha chiarito il primo giorno il responsabile generale dei tirocini MAE, il sig. De Ceglie, durante la riunione preliminare che ha visto la partecipazione di un centinaio di noi, provenienti da numerose facoltà e da tutt’Italia. “Secondo la legge 196-97 contenuta nel pacchetto Treu (capolavoro del governo di centro sinistra, l’inizio della precarietà giovanile in Italia) è previsto che i tirocini formativi non siano pagati”. Chiarito anche ufficialmente ogni dubbio su questo aspetto, non restava che buttarsi nella nuova esperienza, di cui mi va di condividere una sorta bilancio finale. Cominciando dalle “luci”: il lavoro in sé, consistente in attività redazionali, ricerche, organizzazione di convegni e conferenze si è rivelato davvero interessante e ringrazio chi mi ha dato l’opportunità di svolgerlo, nonostante, soprattutto nella fase iniziale, abbia faticato molto ad adattarmi a questo ambiente e alle sue formalità. A volte mi ha impegnato molto, devo dire fino all’ultimo e anche in orari e modalità extra, ma posso dire che questi tre mesi a Roma hanno avuto un senso. Alcuni episodi, atteggiamenti e parole mi hanno dimostrato che quanto ho fatto è stato apprezzato e riconosciuto. Lo stesso non potrebbero dire molti miei “colleghi”, poco coinvolti nelle attività dei loro uffici, quindi portati a trascorrere quel tempo su internet o a trovare ogni scusa per assentarsi. Dunque perché non selezionare meno stagisti e impiegarli secondo criteri di efficacia più che di tempo? Questo dovrebbe valere per l’intera Pubblica Amministrazione, che, dati alla mano, risulta la meno produttiva e la più presente in ufficio d’Europa. Venendo alle ombre, l’ambiente diplomatico- consolare, come tutti quelli di un certo livello, è competitivo e chiuso, l’apparenza a volte conta più della sostanza e i contatti con le persone giuste sono di primaria importanza nelle nomine e negli incarichi che non sempre premiano il merito. La cordialità e l’educazione spesso variano a seconda del grado di importanza di chi si ha di fronte. Molte delle persone conosciute in questi mesi, forse a causa del loro status economico e sociale sembrano del tutto lontani dalle normali dinamiche del quotidiano. In poche parole i diplomatici rappresentano un’altra casta (salvati persino dalla spending review ) nel senso che Pansa ha attribuito al termine. Personalità al vertice in quest’ambiente hanno dato prove di questi poco nobili atteggiamenti anche nelle situazioni in cui il Ministero avrebbe dovuto mostrare il suo lato migliore: richieste assurde e improvvise, presunzione ed arroganza nei confronti dei sottoposti, assenza di cortesia e considerazione proprio da parte di chi per la sua carica, dovrebbe rappresentare il massimo esempio di savoir faire. A dimostrazione di questo riporto l’aneddoto tragicomico svoltosi durante la pausa pranzo di un convegno internazionale: pare che una delle responsabili del Cerimoniale (che si occupa proprio dell’organizzazione di convegni, accoglienza degli ospiti ecc..) abbia chiesto alle forze dell’ordine presenti in sala di allontanare dal rinfresco una stagista offertasi volontaria per l’accoglienza degli ospiti durante la giornata. Questo caso estremo mostra che il problema del confine tra opportunità e sfruttamento si ripropone costantemente non solo agli stagisti MAE ma a tutta la mia generazione, alle prese con un’infinita fase di formazione, da pagare con il sostegno delle famiglie e attraverso secondi e terzi lavori non qualificati. A parte il buon senso, che dovrebbe farci ribellare di fronte alle situazioni più becere e saper farci cogliere le opportunità offerteci in contesti positivi, la soluzione strutturale consisterebbe in una tutela economica e legislativa comune per chi entra nel mondo del lavoro. Nel frattempo il DDL Fornero ha modificato la legislazione in materia di stage, deliberando che i tirocini post –laurea devono essere necessariamente pagati, a prescindere che si tratti di settore pubblico o privato. Ma la convenzione MAE-CRUI è rimasta inalterata, almeno fino a dicembre. E poi? Con molta probabilità saranno solo gli iscritti all’Università che in cambio dei sospirati crediti formativi, svolgeranno il tirocinio presso il Ministero. I laureati, come nel mio caso, in un’ipotesi ottimistica vedranno riconosciuto finalmente il loro valore anche in termini economici: magari pochissimi e validi, ma retribuiti. In un’ipotesi più pessimistica, o realistica, chi ha ottenuto il sudato pezzo di carta vedrà ulteriormente complicato il suo ingresso nel mondo del lavoro, che se da un lato richiede esperienza, da un altro la nega proprio attraverso i suoi meccanismi.
Ultimo Post: 12 anni, 9 mesi fa
Di: sicolangeli
Normativa sui tirocini, le novità da Liguria, Veneto e provincia di Trento
Congrua indennità per gli stagisti? Il governo la promette, ma per ora le Regioni sembrano fare orecchie da mercante. Con l'eccezione di Toscana ed Abruzzo, infatti, tutte le altre faticano ad intervenire in maniera decisa sui tirocini. La Repubblica degli Stagisti si è già occupata nel dettaglio degli indirizzi emessi tre mesi fa dalla giunta regionale della Lombardia, la cui normativa è stata ridefinita in base - ma non solo - a quanto previsto dalla legge 148/2011 e dalla circolare …
Ultimo Post: 12 anni, 9 mesi fa
Di: Lorenza Margherita
Tirocini Crui, anche l'Agenzia del Demanio li sospende per non dover pagare rimborsi agli stagisti
Invito anche gli altri ragazzi che hanno partecipato a far sentire la loro voce Grazie
Ultimo Post: 12 anni, 9 mesi fa
Di: mmaurixio
Interrompere un tirocinio
non ci devono essere gravi motivi! un tirocinio nn e' un rapporto di lavoro..e neanche i rapporti di lavoro prevedono l'impossibilita' di lasciare il proprio posto (ci mancherebbe non siamo mica schiavi).. tu puoi mollare un tirocinio quando vuoi e per qualsiasi motivo.. inoltre tu non hai nessun vincolo con l'uni che te l'ha attivato: e' solo un ente che puoi attivare i tirocini, ma non ha obblighi. tranquillo e auguri per un lavoro migliore!
Ultimo Post: 12 anni, 9 mesi fa
Di: weldIng
Tirocinio durante la triennale
Ragazzi mi sono resa conto di aver sbagliato la sezione in cui postare la mia domanda, perciò ve la copio e incollo: Ciao ragazzi, studio Lingue alla Sapienza e a settembre inizierò l'ultimo anno. Il manifesto degli studi prevede il conseguimento di 6 cfu tramite un tirocinio. Mi sono iscritta a jobsoul dove mi sono candidata a due tirocini presso due aziende diverse, che però non hanno ancora dato risposta. Le altre opportunità di tirocinio riportate dal sito non prevedono un lavoro di tipo linguistico, ma si richiede semplicemente l'iscrizione alla facoltà di lettere(di cui il mio corso di laurea fa parte). Ora mi chiedevo se ci fosse qualche altro sito dove trovare altre opportunità di tirocinio. Inoltre,è possibile effettuare un'esperienza da tirocinante presso Università diverse dalla mia? Oppure ogni azienda ha l'obbiettivo di assumere ragazzi da una e una sola università? grazie mille
Ultimo Post: 12 anni, 9 mesi fa
Di: MataHari
Tirocinio
Ciao ragazzi, studio Lingue alla Sapienza e a settembre inizierò l'ultimo anno. Il manifesto degli studi prevede il conseguimento di 6 cfu tramite un tirocinio. Mi sono iscritta a jobsoul dove mi sono candidata a due tirocini presso due aziende diverse, che però non hanno ancora dato risposta. Le altre opportunità di tirocinio riportate dal sito non prevedono un lavoro di tipo linguistico, ma si richiede semplicemente l'iscrizione alla facoltà di lettere(di cui il mio corso di laurea fa parte). Ora mi chiedevo se ci fosse qualche altro sito dove trovare altre opportunità di tirocinio. Inoltre,è possibile effettuare un'esperienza da tirocinante presso Università diverse dalla mia? Oppure ogni azienda ha l'obbiettivo di assumere ragazzi da una e una sola università?
Ultimo Post: 12 anni, 9 mesi fa
Di: MataHari
Stage: permessi per visite mediche
Salve, sono una neolaureata e sto svolgendo uno stage. Volevo chiedere, in quanto stagista, possono negarmi i permessi per visite mediche? sono obbligata a recuperare le ore lavorative perse a causa di permessi per visiste mediche? in caso dovessi recuperare le ore perse possono richiedermi di venire oltre la data prevista per la conclusione del tirocinio? Infine, quale legge posso fare riferimento per conoscere quali sono i miei doveri e i miei diritti per tutelarmi? Grazie
Ultimo Post: 12 anni, 9 mesi fa
Di: AliceP
Max uno stage in tutta la vita?!?!
La normativa principale è stata finora il decreto ministeriale 142 del 1998, integrato dall'articolo 11 del decreto legge 138 del 2011 e da alcune leggi regionali. In generale, la possibilità di fare stage oltre i 12 mesi dalla laurea è garantita solo in caso vi sia una legge o provvedimento regionale che lo prevede espressamente (es. in Toscana, Abruzzo, Lombardia) oppure in regioni in cui, pur senza che vi siano fonti scritte, l'orientamento politico è quello di consentirli (es. Lazio). Come la Repubblica degli Stagisti ha messo in luce negli scorsi mesi, vi sono anche Regioni in cui questa possibilità viene ad oggi negata: es. l'Emilia Romagna e alcune province della Campania. Rispetto alla riforma del mercato del lavoro recentemente approvata, essa non prescrive nulla relativamente agli stage, nè si pronuncia sulla possibilità di fare stage solo curriculari o anche extracurriculari, nè indica il tempo massimo che deve intercorrere tra la fine degli studi e l'inizio di uno stage. La riforma RIMANDA a un successivo atto normativo: linee - guida sui tirocini che dovranno essere emesse da ministero e Conferenza delle Regioni (che dovranno dunque accordarsi in merito ai contenuti) entro e non oltre la metà di gennaio 2013. Per approfondimenti: «I tirocini di inserimento non esistono, una circolare non è fonte di diritto»: così la Regione Emilia Romagna blocca gli stage per laureati e diplomati da più di 12 mesi http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/tirocini-bloccati-in-emilia-romagna-per-laureati-e-diplomati-da-piu-di-12-mesi Ancora lontana in Emilia la legge regionale sugli stage, la Cgil: «Entro febbraio? Ma se non esiste nemmeno una prima bozza!» http://repubblicadeglistagisti.it/article/stage-la-regione-ancora-non-ci-ha-sottoposto-nemmeno-una-bozza-cosi-denuncia-la-cgil-emilia-romagna Tirocini, in Campania i centri per l'impiego ignorano la circolare e li attivano solo entro i 12 mesi dal diploma o dalla laurea http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/normativa-sui-tirocini-in-campania-non-si-attivano-quelli-di-inserimento-al-lavoro I tirocini nel mezzo del cammin della riforma http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stage-articolo-12-riforma-fornero-modifiche-dopo-passaggio-senato
Ultimo Post: 12 anni, 9 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Stage negli enti pubblici, il ministro Patroni Griffi: «Per il momento niente rimborso»
Nessun rimborso per gli stagisti nella pubblica amministrazione. Almeno finché non saranno emanate le linee guida che definiranno la congrua indennità introdotta dalla riforma Fornero. E non prima che il ministero della Pubblica amministrazione abbia «armonizzato» il contenuto del provvedimento con la disciplina del pubblico impiego. Così il ministro Filippo Patroni Griffi, rispondendo ieri alla Camera dei Deputati ad una interrogazione di Flavia Perina (Futuro e libertà).La riforma del mercato del lavoro fissa alcuni obiettivi di principio rispetto alla normativa …
Ultimo Post: 12 anni, 9 mesi fa
Di: Giulia Cimpanelli
Kuoni Italia S.p.A.
ciao davide ti ha mandato una mail anche io! grazie in anticipo per la risposta.
Ultimo Post: 12 anni, 9 mesi fa
Di: faby88