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ASSUNZIONE DOPO STAGE GARANZIA GIOVANI

6 anni, 11 mesi fa di user272030

Spett.le RdS,
A seguito dello stage tramite Garanzia Giovani, l’azienda ospitante ha deciso di assumermi. Sfortunatamente, circa un paio di mesi prima della fine del mio stage, l’azienda si è trovata a dover affrontare dei problemi economici. Per ovviare in parte al problema, la titolare mi ha comunicato che avrebbe dovuto ridurre il mio stipendio. Pertanto, la sua proposta è quella di un contratto di apprendistato part time della durata di 3 anni come impiegata front office di 4° livello in agenzia di viaggi. Il part time prevede 15 ore settimanali, con retribuzione di circa € 500. In realtà, l’impegno che mi si richiede è full time per 8 ore al giorno dal lunedì al sabato, senza contare che a breve - trattandosi di un tour operator – dovrò essere disponibile anche la domenica.
Per accettare l’offerta dovrei necessariamente trasferirmi nella città in cui ha sede l’azienda e sostenere i costi di affitto, utenze e spese, per cui è facile immaginare che uno stipendio di € 500 sarà sufficiente appena a coprire questi costi. Ho provato a cercare un compromesso con la titolare, chiedendole un aumento dello stipendio o almeno la riduzione delle ore, in modo tale da non essere costretta a trasferirmi ma spostarmi con i mezzi pubblici e quindi sostenere come costo solo l’abbonamento mensile oppure pensare all’idea di trasferirmi ma gestire l’altra mezza giornata facendo un altro lavoro (visto che avevo anche ricevuto una proposta di part time da un’altra azienda). Ovviamente nessuna di queste mie proposta è stata accettata.
Un’altra cosa sulla quale volevo un parere riguarda il danno aziendale da parte del lavoratore. Negli ultimi giorni dello stage mi è stato attribuito un errore ingiustamente. Mi era stato chiesto di redigere un catalogo dei nostri servizi e relativi prezzi da inoltrare ad una struttura ricettiva con la quale collaboriamo. A seguito di un contatto telefonico tra la titolare e la struttura, è emerso che alcuni dei prezzi riportati erano errati. La titolare ha incolpato me e mi ha chiesto di svolgere un servizio di tour leader/interprete a titolo gratuito per alcuni clienti, in modo da recuperare la somma andata persa per via del mio errore. Il problema è che sul file che mi era stato inoltrato dalla titolare erano riportati dei prezzi, mentre lei nel frattempo aveva aggiornato i prezzi ma non mi aveva messo a conoscenza della cosa. Sinceramente non riesco a vedere l’errore da parte mia, ma nonostante questo (e nonostante lei si sia resa conto di non avermi inviato il file aggiornato), quella giornata di lavoro extra non mi è stata retribuita.
Non so come potrò recuperare quella giornata, a mio parere ingiustamente non retribuita, ma a questo punto vorrei almeno capire come funziona in questi casi: a uno stagista o apprendista (quale sono ora) può essere chiesto il risarcimento per i danni aziendali in caso di errori? E in generale, a qualsiasi tipo di lavoratore, si può detrarre l’ammontare di un errore dallo stipendio? Se così fosse, non sarebbe comunque sbagliato nel mio caso trattenere una certa somma per recuperare il danno subito, considerando che lo stipendio offerto mi è già stato decurtato?
Al momento sto svolgendo il periodo di prova di 20 giorni previsto dal contratto di apprendistato, ma con tutta la buona volontà non nego che ogni giorno penso che forse non ne vale la pena e che sarebbe il caso di mollare. La titolare mi dice di fare questo sacrificio, che le soddisfazioni arriveranno, ed io in un periodo di crisi che tutti conosciamo sono davvero confusa.
Spero possiate darmi delle informazioni per sapere come comportarmi in merito a questa situazione ed anche un vostro parere sulla vicenda.
In attesa di un riscontro, vi ringrazio per la vostra disponibilità.
Laura

user272030

6 anni, 11 mesi fa

Ciao! Grazie mille per il tuo suggerimento! Purtroppo dubito che l'azienda sia disposta ad accettare: ho già fatto presente quelli che sarebbero i costi relativi per un contratto di locazione, e sulla base di quello ho chiesto di venirmi incontro con un aumento di stipendio indicativamente pari alle spese che dovrei sostenere, ma niente. Tieni conto che nella zona in cui ha sede l'azienda gli affitti sono mediamente di € 200. Per me sarebbe tanto e sinceramente non so come per un'azienda € 200 al mese in più possano essere un problema, mentre per un giovane che si inserisce nel mondo del lavoro non dovrebbero fare la differenza! Sinceramente da € 500 l'idea di riuscire a mettere da parte a stento la metà non mi fa fare i salti di gioia; inoltre qui non mi viene detto per quanto tempo questa situazione dovrebbe durare (per l'azienda immagino il più a lungo possibile). L'unica cosa che mi viene detta è che comunque mi viene data una possibilità di formarmi a livello professionale e questo non lo nego (lavoro con una professionista che ne ha di cose da insegnare), ma se anche dovessi accettare non la situazione non sarà sostenibile a lungo.
Spero che tu sia in una situazione migliore della mia! Grazie ancora e in bocca al lupo per il tuo percorso!    In risposta a #23833

stagistaalleprimearmi

6 anni, 11 mesi fa

In risposta a #23830
assurdo. La tua storia ha dell'incredibile, ma ormai ci stiamo abituando a tutto!
Ho pensato comunque che magari potresti proporre al tuo capo un'alternativa che non è detto che accetti, ma potrebbe essere un'idea (fermo restando il risolvere il problema del lavoro in nero non assicurato).
Per pagare servizi aggiuntivi l'azienda dovrebbe avere diversi scarichi fiscali. Quindi se lei ci tiene tanto che tu prenda casa perché non si offre di pagarti una stanza o un monolocale e relative spese? I soldi non sarebbero di più per te, certo, ma risparmieresti un bel po' e questo ti permetterebbe di non chiedere un aiuto alla tua famiglia... per l'azienda le spese da sostenere sarebbero sicuramente minori che per te!

user272030

6 anni, 11 mesi fa

Gentile RdS,

come sempre grazie per la vostra risposta.
Mi rendo conto che la situazione è inaccetabile: mi è già capitato di lavorare percependo una retribuzione bassa ma le circostanze me lo permettevano, perchè magari il lavoro era nel paese in cui abito o comunque vicino, per cui i costi da sostenere erano decisamente inferiori.
Purtroppo si tratta di una start up, che quindi opera da poco, sostiene i costi relativi all'avvio di un'impresa e quindi sta facendo leva su queste motivazioni.
Ad aggravare la situazione (motivo per il quale si è giunti ad una simile tipologia di contratto con decurtazione del mio stipendio) è che l'azienda fino a qualche mese fa condivideva la sede con un'altra azienda. Ora che quest'altra azienda ha lasciato la sede, il tour operator si trova a dover sostenere da solo i costi dell'affitto del locale e le spese varie, ovviamente raddoppiati, e decurta lo stipendio a me, dicendo che comunque bisogna fare i sacrifici e chiedendomi di investire con lei in questo progetto accettando quindi compenso e orario come condizioni.
Ho cercato di farle una controfferta ma niente. Tra l'altro il giorno in cui mi ha presentato il contratto di apprendistato era per me l'ultimo giorno utile per firmare, considerando che due giorni dopo avrei compiuto 30 anni e lei non avrebbe più potuto questa tipologia di contratto. Mi ha messa con le spalle al muro, tra l'altro in presenza dei suoi genitori (la madre ha lavorato come ragioniera, quindi sa come muoversi e spalleggiava palesemente sua figlia). Mi sono vista con le spalle al muro e ho firmato solo perchè da contratto sono previsti 20 giorni di prova, durante i quali speravo di venire a capo di questa situazione. Lei in questi giorni è via ma appena ritorna ho intenzione di riparlarle.
Mi dispiacerebbe ovviamente arrivare alla decisione di lasciare il lavoro come anche mi dispiace sentirmi dire che noi giovani non siamo disposti a fare sacrifici, ma io non credo sia giusto dover accettare certe condizioni per un contratto della durata di 3 anni. Lei mi dice che appena le cose andranno meglio saprà ricompensarmi, ma non mi quantifica la durata del periodo, e io nel frattempo non posso e non voglio lavorare per lei e chiedere ai miei genitori di sostenermi economicamente. Spero di prendere la decisione giusta.
Intanto vi ringrazio ancora per la vostra disponibilità e vi terrò aggiornati sugli sviluppi di questa ennesima storia di stRage.
LauraIn risposta a #23826

Redazione_RdS

6 anni, 11 mesi fa

Ciao Laura,
uno stage non è un contratto di lavoro: quindi anche qualora l'errore fosse stato tuo, non ci sarebbe proprio un bel niente da recuperare. Lo stagista è in azienda per imparare. Quanto ai lavoratori veri e propri, così su due piedi non sappiamo dirti se siano tenuti a rispondere di eventuali danni economici che abbia subito l'azienda: a rispondere in modo esaustivo dovrebbe essere un avvocato che si occupi di questi temi. Bisognerebbe anche andare a leggersi per bene quello che c'è scritto nel contratto... Tuttavia non ci pare questa la priorità nel tuo caso: o meglio, fai bene a denunciare l'accaduto, ma si tratterebbe in buona sostanza di andare a recuperare una piccolissima somma come rimborso di una singola giornata di lavoro. Per il momento la questione si può anche tralasciare. E ti spieghiamo perché.
La cosa più grave che salta agli occhi sembra francamente un'altra. E cioè il fatto che metà del tuo contratto di apprendistato sia in nero, risultando sulla carta solo un part time, quando le ore lavorative giornaliere sono in realtà otto. Questo è l'aspetto su cui soffermarsi: ci sono tante implicazioni negative, in primis il fatto che tu per quelle ore che non risultano dal contratto non sei coperta dall'assicurazione Inail. Ergo, se capitasse un qualunque incidente non vedresti nessun rimborso. E a seguire il fatto inaccettabile di percepire un compenso davvero misero di 500 euro per un full time (peraltro dei giorni su sette!). A quanto ci sembra di capire non ti resterebbe in tasca neppure un euro per questo lavoro, tolti i costi per il trasferimento. E quindi, facendo una valutazione complessiva della situazione, non ci sembra che tu abbia granché da perdere. Tieni anche conto del fatto che 500 euro al mese in più (calcolando questo come stipendio proprio minimo che il tour operator dovrebbe erogarti) per un'azienda sana non dovrebbero rappresentare un problema. Giustificare la decurtazione di questa somma con la crisi non sta molto in piedi.
Insomma, cara Laura, ci scrivi anche di aver ricevuto una proposta da un'altra azienda: cosa aspetti a tentare quest'altra via invece di continuare dove sei?
Torna a scriverci per aggiornarci, e un caro saluto

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