Il mouse diventa smart grazie a cinque giovani startupper mantovani

Riccardo Saporiti

Riccardo Saporiti

Scritto il 11 Set 2012 in Approfondimenti

All'apparenza sembra un semplice mouse, certamente dal design avveniristico.Stagisti Al suo interno, però, c'è un bluetooth integrato che permette di collegarsi a qualunque computer, un sistema di puntamento ideale per le presentazioni, un'applicazione per i giochi. E una scheda di memoria da 2 o da 4 giga, a seconda del modello, che permette di salvare i dati direttamente sull'apparecchio. Tutto questo è Ego!Smartmouse, il prodotto che la start-up mantovana LauraSapiens si prepara a lanciare sul mercato con l'inizio del prossimo anno.
I cinque startupper che hanno dato vita a quest'azienda stanno lavorando al progetto dalla fine del 2009. A dare il via è stato il più giovane di loro, il 26enne Matteo Modè [a destra nella foto insieme a Ghidoni e Fornacciari], laureato in Ingegneria gestionale a Parma nel 2010 dopo un diploma di perito elettronico all'Itis di Mantova, la sua città. In Emilia Romagna per ragioni di studio, prima ancora di laurearsi aveva iniziato a lavorare a quello che qualche anno più tardi sarebbe diventato lo Smartmouse. «Alla fine del 2009 ho scoperto il programma regionale Spinner, che offre borse a gruppi che vogliano creare aziende con idee innovative. Io avevo preparato un progetto ma mi servivano altre persone: così ho iniziato a cercarle». Alla fine ha trovato Matteo Fornacciari e Stefano Salati,
due 27enni, Stefano Ghidoni e Stefano Garusi, che con 32 anni a testa sono gli "anziani" del gruppo.
StagistiInsieme a loro ha realizzato il primo prototipo e, soprattutto, ha ottenuto nell'ambito del progetto della regione Emilia Romagna un finanziamento di 38mila euro, oltre a consulenze legate a ricerche di mercato e pianificazione aziendale. Il progetto si è concluso all'inizio del 2011, ma i cinque hanno deciso di continuare la loro collaborazione e ad aprile hanno fondato LauraSapiens. «Ci occupiamo di relazione tra uomo e computer e di identità digitale, quindi abbiamo voluto darne una forte all'azienda, esprimendola attraverso un nome di persona». E il latino? «Richiama i simboli di saggezza e vittoria». Ma anche il fatto che la sede è a Mantova, città di Virgilio.
Per la loro impresa Modè e soci hanno scelto la formula della srl, con un capitale sociale di 62mila euro costituito in parte da liquidi e in parte da tre brevetti - uno dei quali depositato anche negli Stati Uniti e in Cina - che i cinque hanno registrato nella fase di progettazione. Ad oggi la fase di ingegnerizzazione - ovvero gli aspetti legati alla produzione dei componenti e all'assemblaggio, due attività che vengono svolte all'esterno - è terminata, e si lavora per rendere commerciabile lo Smartmouse. In questa fase solo Modè, che ricopre il ruolo di amministratore delegato e si occupa di logistica e produzione, riceve uno stipendio.
StagistiGli altri quattro continuano a svolgere un altro lavoro, dedicando il tempo libero alla start-up - addirittura Garusi vive in Finlandia e scende in Italia per confrontarsi con i suoi colleghi un paio di volte al mese.
Per sostenere la propria attività LauraSapiens ha partecipato ad un bando emesso da Finlombarda che nell'agosto 2011, attraverso un fondo di rotazione, ha messo a disposizione 150mila euro. «Si tratta di un finanziamento che dovremo restituire tra tre anni, in un'unica soluzione, ma con tassi molto agevolati: è uno strumento che mi sento di consigliare a tutti gli startupper». Denaro importante per un'azienda che genera una spesa pari a circa 8mila euro al mese, tra l'affitto di un ufficio e i pagamenti dei dipendenti, due persone con contratto a progetto. «A breve lo trasformeremo in apprendistato, sfruttando le agevolazioni della riforma Fornero e del decreto SalvaItalia che hanno ridotto i costi per i contributi previdenziali a carico delle aziende».
Il pareggio di bilancio però è ancora lontano. «Forse ci arriveremo alla metà del 2013, intanto abbiamo chiuso il 2011 con un disavanzo di 11mila euro, legato agli investimenti sostenuti». L'idea era quella di iniziare con le vendite prima della fine dell'anno, ma «stiamo scontando un po' di ritardo: con il mese di settembre inizieremo con i preordini, consentendo l'acquisto ad un prezzo vantaggioso. Ma cominceremo a vendere tra gennaio e febbraio». Intanto a metà ottobre LauraSapiens sarà presente con un proprio stand alla Smau, la fiera dell'informatica di Milano: palcoscenico ideale per far conoscere lo Smartmouse al grande pubblico.

Riccardo Saporiti
startupper@repubblicadeglistagisti.it


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