Stage, i giovani chiedono diritti: a Bruxelles l'European Interns' Day

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 18 Lug 2014 in Notizie

Sono passati due anni e mezzo dal lancio della Carta europe a per la qualità di stage e praticantati a Parigi e sebbene nelle varie nazioni, Italia compresa, qualcosa si sia mosso per il verso giusto (qui il punto della situazione da noi),  i motivi di legittima protesta rimangono molti, dappertutto in Europa. Per questo oggi, 18 luglio, Bruxelles ospita il primo European Interns' Day, iniziativa promossa da un consorzio di 20 realtà internazionali con l'obiettivo di denunciare il sussistente stato di precarietà degli stagisti, sollecitare soluzioni che garantiscano a tutti percorsi di qualità e retribuiti, e lanciare il primo European Label for Quality Internships, una sorta di Bollino "OK Stage" europeo. L'appuntamento è alle 12.30 a Place du Luxembourg, di fronte al Parlamento e, per chi è fisicamente lontano dal cuore dell'Europa, online su Facebook o Twitter.
Ad aprire l'appuntamento in piazza sarà il neo segretario generale
dello Youth Forum Allan Päll, forte del manifesto supporto dei commissari europei László Andor (occupazione e affari sociali) e Androulla Vassiliou (istruzione). Ha promesso di essere presente anche il 28enne europarlamentare Pd Brando Benifei. Durante questa prima parte i manifestanti - stagisti, studenti, giovani professionisti, rappresentanti della società civile, ma anche datori di lavoro ed esponenti dei sindacati - potranno aderire a uno dei workshop previsti (ci sono stand per mettere a punto il cv, ricevere guida e consulenza in fatto di carriera, realizzare striscioni di manifestazione) e condividere proposte e domande da aggiungere al tavolo di dibattito che si terrà poi nel primo pomeriggio in un'aula del vicino Parlamento europeo.
Alle 15 è previsto infatti che il gruppo si sposti presso il József Antall Building, dove verrà presentato il Bollino europeo per stage di qualità, riconoscimento ideato da
InternsGoPro, leader del consorzio organizzativo, per premiare ufficialmente i percorsi di tirocinio più virtuosi. Regis Pradal, giovane cofondatore di InternsGoPro, affida alla Repubblica degli Stagisti qualche anticipazione sul funzionamento del Bollino: «Ci sono in realtà due categorie al suo interno: "internship offer", che premia la qualità delle singole offerte, e "internship employer", che invece viene conferito alle aziende e alle istituzioni nel loro complesso» racconta in una pausa in mezzo agli ultimi preparativi. «Per la prima categoria esistono poi tre livelli di qualità (gold, diamond e platinum), che dipendono da quanti dei sette criteri di qualità previsti dal Bollino vengono poi rispettati nel percorso». Criteri che sono: alto contenuto formativo, presenza di un rimborso, supervisione efficace, contratto formativo con compiti adeguati, buon clima di lavoro e infine possibilità di sviluppare contatti lavorativi e un percorso professionale. «Per chi ospita stagisti invece non sono previste categorie: è necessario rispettare tutti i punti, su tutte le offerte di stage, per almeno un anno, per ottenere il riconoscimento; che ricompensa l'ente con un'ottima visibilità».
Ma anche i giovani stessi sono chiamati in causa: «verrà chiesto loro di valutare lo stage, per creare una sorta di  "pressione alla trasparenza" e verificare che le realtà ospitanti mantengano la parola data», conclude Pradel [sotto al centro, con i colleghi fondatori].
Il documento completo sarà consultabile online subito dopo il lancio di oggi.
Al lancio seguirà un dibattito (aperto a tutti coloro che hanno
registrato il proprio nome per tempo) i cui temi all'ordine del giorno sono le misure attualmente in atto nell'Ue per garantire stage di qualità, le soluzioni per incentivare gli imprenditori a virare nella direzione giusta, quella che investe con fiducia nelle energie dei giovani, e le proposte dei vari gruppi di rappresentanza per migliorare ovunque le condizioni di stage. «Invece che attendere un cambiamento a livello politico, sollecitiamo il cambiamento dal basso» sottolinea Felici Brighidau, responsabile comunicazione di un altro capofila dell'iniziativa, la JCI THOE - The Heart of Europe. Che aggiunge: «La nostra organizzazione non ha alcun colore politico, né è coinvolta in attività di lobby in quel senso. Agisce principalmente attraverso la (Y)Our Future Campain, un progetto con il quale i giovani europei possono reperire gli strumenti giusti per cercare il lavoro dei propri sogni con fiducia, e ottenerlo,  realizzandosi per sè e per l'intera società. Da cui il motto: "Il tuo futuro è il nostro futuro"».
In attesa magari di unire le forze con la campagna JCI, che prossimamente conta di passare anche per l'Italia, l'appuntamento è dunque oggi a "Plux". Queste le organizzazioni che da più parti d'Europa hanno promosso la giornata del 18 luglio a Bruxelles, e che ogni giorno lavorano - spesso nell'anonimato e senza un riconoscimento economico - per restituire alle nuove generazioni un posto nella società di oggi e di domani: IntersGoPro, European Youth Forum, JCI THOE, B!ingo, Project 668, European Alternatives, Generation Praktikum, Génération Precaire, EPSA - European Parliament Stagiaires Association, AEGEE - European Students' Forum, I*ESN - , International Exchange Erasmus Students, GIA - Geneva Interns Association, Think Young, Generation Europe Foundation.

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