Proroghe allo stage, maneggiare con cura: la durata massima non è un'opinione

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 27 Mag 2009 in Storie

Quanto può durare al massimo uno stage? Secondo la normativa di riferimento, il decreto ministeriale 142 del 1998, ci sono quattro casi di durata massima a seconda di chi è lo stagista. Il limite più breve è per gli studenti delle scuole superiori: per loro la durata massima è fissata a 4 mesi. Poi si passa a 6 mesi: questo è il limite per i disoccupati, gli allievi di scuole professionali o di corsi di formazione post-diploma o post-laurea. Il gradino successivo è quello più affollato: durata massima di 12 mesi per gli studenti universitari, i dottorandi e masterizzandi, i neolaureati, i soggetti svantaggiati. E infine 24 mesi per i disabili.
Sì, ma c’è la proroga – dirà qualcuno. Attenzione: la proroga certamente può esserci, ma deve rientrare in quei limiti. La legge lo dice chiaramente: «Le eventuali proroghe del tirocinio sono ammesse entro i limiti massimi di durata indicati nel presente articolo». E se qualcuno cerca di stiracchiare il concetto, intendendo che è la durata della proroga che, a sua volta, deve rispettare i tempi massimi, prende una cantonata. Insomma, gli stage di 12 mesi non ammettono proroghe, quelli di 6 ammettono proroghe solo di 6, e così via.
«A me invece è capitato che, dopo uno stage di un anno, l’impresa proponesse una proroga di altri 6 mesi» racconta Giulio, 23enne laureato in Biotecnologie mediche. Il tirocinio l’aveva fatto da studente, per la tesi di laurea, presso una piccola azienda – una quindicina di dipendenti – operante nel settore della diagnosi allergologica. Compiti complessi, gran mole di lavoro, e nemmeno un minimo di rimborso spese: ma lui aveva stretto i denti pensando alla tesi. Quando però l’azienda invece di fargli un contratto gli ha detto “Abbiamo ancora bisogno di te per finire il progetto, dai, resta altri 6 mesi in stage…” non ci ha visto più: anche perché per lui avrebbe significato dover posticipare la laurea. E così ha detto di no. Trovando poi poco dopo un’occasione migliore: uno stage con un buon rimborso spese – 600 euro per i primi tre mesi, 800 per gli altri tre – al termine del quale ha ottenuto un contratto di collaborazione.
Insomma, più di 12 mesi in stage non si può stare. Nella stessa azienda, quantomeno.

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