Nuova normativa sui tirocini nel Lazio, come va la transizione?

Rossella Nocca

Rossella Nocca

Scritto il 15 Nov 2017 in Approfondimenti

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Il 1° ottobre 2017 è entrata in vigore la “Nuova disciplina sui tirocini extracurriculari nella Regione Lazio”, contenuta nella Deliberazione della Giunta regionale n.533 del 9 agosto 2017. Ciò vuol dire che tutti i tirocini extracurriculari avviati a partire da ottobre presso aziende del Lazio devono rispettare le nuove regole. Regole – come il rimborso spese minimo di 800 euro (e non più di 400 euro come nelle linee guida del 2013) e il periodo massimo di durata di 6 mesi (invece di 12) – che hanno rappresentato una vera e propria "rivoluzione", se si pensa che nelle “Linee guida in materia di tirocini formativi e di orientamento” contenute nell’accordo adottato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano il 25 maggio scorso, il rimborso spese minimo era stato fissato a 300 euro. 

A un mese e mezzo dall’entrata in vigore delle nuova normativa, sulla scia del dibattito nato nel forum, la Repubblica degli Stagisti ha chiesto ad alcuni dei principali enti promotori di tirocini extracurriculari come sta procedendo la transizione. 

«Qualche settimana prima dell’entrata in vigore abbiamo ricevuto la comunicazione della Regione» spiega Francesca Gelosia, responsabile dell’Ufficio placement dell’università di Roma “Tor Vergata” «e abbiamo avvisato le aziende che ci sarebbe potuto essere qualche ritardo nelle convenzioni al fine dell’adeguamento. Tuttavia ci siamo adeguati sin da subito alla normativa, anche grazie al costante confronto con un referente della Regione Lazio».

L’ateneo di Tor Vergata ha una piattaforma di placement su cui sono pubblicati gli annunci di stage delle aziende, da qui l’importanza di metterle al corrente del cambiamento in atto. Anche perché – ricordiamo – le aziende che non rispettano le nuove regole rischiano di incorrere nell’interdizione fino a 24 mesi dall’ospitare tirocinanti. «Abbiamo mandato loro un’informativa e quasi tutte hanno recepito le novità. Certo capita ancora che ci inviino proposte di tirocinio da 400 euro al mese, in questi casi le contattiamo per invitarle ad adeguare il rimborso», chiarisce Francesca Gelosia. Che conclude: «Dal 2 ottobre al 3 novembre sono già state stipulate 16 nuove convenzioni di tirocinio». Le vecchie convenzioni cessano di avere valore nel momento in cui terminano i tirocini iniziati prima dell’entrata in vigore della nuova normativa, infatti, e non possono essere rinnovate o prorogate.

La transizione procede regolarmente anche all’università “Roma Tre”. «Abbiamo inviato dei quesiti a cui la Regione ha risposto» precisa Marina Mariantoni, responsabile dell’Ufficio Stage e tirocini «in parte direttamente con le faq pubblicate ed in parte ricevendoci per un incontro esplicativo con una rappresentante dell’assessorato. Ovviamente, come in tutti momenti di cambiamento, abbiamo dovuto sospendere per un breve periodo le attivazioni al fine di adeguarci, e questo può aver causato qualche disguido, ma non abbiamo avuto lamentele al riguardo».

Le passate regole restano valide per i tirocini antecedenti il 1° ottobre. «Abbiamo attivato un tirocinio con la vecchia normativa a seguito di un avviso pubblico precedente all’entrata in vigore della nuova normativa, così come previsto dall’art. 18 comma 3 della dgr 533/17», conferma Mariantoni. Infatti nella deliberazione si legge: “I progetti formativi individuali (PFI) che recano come giorno di avvio del tirocinio una data precedente al 1° ottobre 2017 continuano ad essere disciplinati dalla dgr 199/2013 sino alla scadenza fissata nel PFI stesso, comprese le eventuali proroghe. L’istituto della proroga, per definizione infatti, non interviene sul contenuto formativo del tirocinio e sulle modalità del suo sviluppo, ma si limita ad aggiornare, prolungandola, la data del termine del PFI”. Una formulazione che non lascia spazio a dubbi. 

Una voce fuori dal coro rispetto alla percezione positiva dell’adeguamento è quella dell’università di Roma “La Sapienza”. L’ufficio stampa inizialmente risponde che «la Sapienza sta adeguando le  procedure  per l'attivazione dei  tirocini  extracurriculari in base a quanto  previsto dalla  deliberazione della Giunta regionale del Lazio n.533/2017». Poi, alla richiesta di maggiori dettagli, afferma che l’ateneo è «in attesa delle regole di attuazione».

La Repubblica degli Stagisti ha chiesto anche un primo commento all’assessorato al lavoro della Giunta regionale del Lazio, che tuttavia per il momento preferisce non “sbilanciarsi”. Senza dubbio l’esperienza del Lazio merita di essere monitorata, anche perché potrebbe fungere da modello per le altre regioni, le quali – teoricamente entro il 25 novembre, ma con tutta probabilità tra la fine di quest'anno e i primi mesi del prossimo – saranno chiamate ad adeguarsi alle Linee guida nazionali. 

Rossella Nocca

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