Disoccupazione giovanile, la vera emergenza nazionale: l'SOS di Italia Futura e le interviste a Irene Tinagli e Marco Simoni

Ilaria Costantini

Ilaria Costantini

Scritto il 29 Nov 2010 in Stagisti TV

«I giovani stanno pagando dieci anni di riforme mancate e la crescita zero della nostra economia». È la diagnosi che Marco Simoni, membro del comitato promotore di "Italia Futura", consegna alla Repubblica degli Stagisti che lo ha intervistato insieme a Irene Tinagli a margine del convegno Giovani al Lavoro”, organizzato lo scorso 24 novembre a Roma dall’associazione di Luca Cordero di Montezemolo.  Insegnante di economia politica alla London School of Economics lui; docente di economia delle imprese all’università Carlos III di Madrid lei. Due esempi di eccellenze giovanili che l’Italia ha esportato all’estero: Simoni e Tinagli hanno sviluppato uno sguardo ancora più lucido sui problemi del Paese, primo fra tutti le difficoltà occupazionali delle nuove generazioni.

«Non bisogna limitare lo stag dice alla Repubblica degli stagisti Marco Simoni. «Quello che bisogna fare è evitare che si perpetri all’infinito. E per questo è necessaria anzitutto una maggiore crescita economica». «Lo stage ha perso la sua funzione di inserimento» ammette infatti Irene Tinagli.  «Una situazione abbastanza un po’ in tutta l’Europa».
Per garantire una formazione iniziale a chi si affaccia per la prima volta sul mercato del lavoro esiste in effetti un contratto ad hoc, l’apprendistato, largamente sottoutilizzato soprattutto per quanto riguarda i laureati. Perché?
«In Italia sono cambiate  troppe normative sull’apprendistato
» risponde Simoni «e ciò ha creato incertezza nelle aziende, che di conseguenza non adoperano questo strumento»

Nel rapporto “Giovani, al lavoro!”, curato proprio da Tinagli e Simoni insieme a Stefano Micelli, si propongono anche soluzioni concrete per riaprire ai giovani le porte del mercato del lavoro. Tre le proposte chiave messe in campo da "Italia Futura": alleggerire la tassazione sul lavoro e sulle aziende degli under 35; facilitare l’accesso al credito per le imprese; finanziare gli studi di chi intraprende percorsi universitari in quelle aree disciplinari a cui il mercato del lavoro guarda con maggiore interesse.

Ilaria Costantini


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