Ventitré anni e appassionata di contabilità, già assunta a tempo indeterminato: avvio di carriera sprint in Everis

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 07 Dic 2014 in Storie

“La cosa che mi è piaciuta di più in questo stage è che stavo effettivamente lavorando, oltre che imparando: ero trattata al pari dei miei colleghi assunti, senza nessuna distinzione”

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la 
Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista
, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Elisabetta Garattini, 23 anni, oggi dipendente nel settore Finance di Everis, a Milano. 

Ho quasi 23 anni e ho sempre vissuto a Pedrengo, un paesino in provincia di Bergamo. Seguendo le orme di mia sorella, di un anno più grande di me, ho frequentato il liceo scientifico e mi sono diplomata nel 2009 con 67/100. Un po’ delusa dal voto, ho deciso di iscrivermi ad Amministrazione, contabilità e controllo d’azienda all’università di Bergamo: volevo cambiare totalmente materie rispetto a quelle studiate al liceo. E proprio con questa virata ho scoperto la mia passione per la ragioneria, la contabilità, i bilanci e le tante materie economiche.

Ho studiato molto e con interesse, ma finiti gli esami la mia preoccupazione ovviamente era «e dopo la laurea cosa faccio? Come trovo un lavoro?». Così ho deciso di avvalermi di uno stage, che almeno nel nostro settore sembrava un metodo efficace per iniziare a lavorare. Mi sono iscritta alla piattaforma universitaria di placement e, con relativa facilità, ho iniziato a fare qualche colloquio. Alla fine sono stata scelta da uno studio associato di dottori commercialisti di Bergamo città, dove sono rimasta per tre mesi, fino a poco prima della laurea. Lo stage era totalmente gratuito, il compenso concordato era: imparare qualcosa.  Ed effettivamente ho imparato a destreggiarmi tra varie mansioni contabili e di segreteria: registrazioni di prima nota, registrazioni di fatture d’acquisto e vendita, analisi dei timesheet dei dipendenti, gestione della posta, riordino degli archivi cartacei.


Una volta laureata, a novembre 2003, la valutazione della mia attività era certamente positiva, ma lo studio non aveva possibilità di assumermi: il massimo che poteva offrire era un periodo come praticante retribuita part-time. Visto che ora è possibile eseguire il praticantato in itinere, ho deciso di iscrivermi alla specialistica di economia e diventare praticante commercialista. Quindi ho iniziato sia un nuovo percorso di studi, che un praticantato part-time di 4 ore al giorno – con orari non flessibili, come pattuito: o le mattine o i pomeriggi – e un compenso di 500 euro al mese.  Però dopo due mesi ho deciso di interrompere il rapporto poiché non ero più in grado di seguire le lezioni, nonostante lavorare rimanesse una priorità. Per questo anche durante il primo periodo di specialistica non ho mai smesso di candidarmi a varie offerte e mettere online il mio cv.

E ad un certo punto ho ricevuto una telefonata: la società milanese di consulenza Everis aveva visionato il mio curriculum su Monster ed era interessata al mio profilo. E due colloqui più tardi, lo scorso maggio, eccomi a iniziare uno stage come consulente SAP finance, con un compenso di 750 euro al mese. Sin dal primo incontro l’azienda aveva specificato che lo stage era finalizzato all’assunzione a tempo indeterminato – e di fatto il 90 per cento degli stagisti viene assunto – per cui ho detto addio all’università e mi sono cancellata dall’albo praticanti.

In Everis ho collaborato alla consulenza per un cliente multinazionale che commercializza beni di largo consumo, ho gestito il supporto SAP di secondo livello per l’area geografica Emea, cioè Europa e Africa, e ho imparato ad usare un ERP – sistema informatico di gestione delle risorse aziendali - utilizzato dalle più grosse aziende mondiali. Il tutto in un ambiente dal clima giovane, accogliente, stimolante, internazionale. La cosa che mi è piaciuta di più in questo stage è che stavo effettivamente lavorando, oltre che imparando: ero trattata al pari dei miei colleghi assunti, senza nessuna distinzione. Non ero la stagista sottopagata che doveva fare i lavoretti che nessuno doveva fare, ma ero la nuova risorsa che lavorava direttamente con i clienti, prendendosi anche la responsabilità dei propri errori.

Dopo tre mesi poi è arrivata la lieta notizia: dal mese successivo sarei stata assunta. E così il 31 luglio scorso ho firmato il mio primo vero contratto di lavoro, a tempo indeterminato, con una retribuzione di 1150 euro mensili, e con gran felicità ho festeggiato con i miei colleghi. Everis ha chiarito fin da subito che la mia carriera è al primo posto e infatti dopo l’assunzione ho avuto un colloquio individuale con il mio responsabile e con il mentor, figura aziendale  di orientamento, per stabilire quale sarebbe stato il mio percorso in azienda. Ho scelto di intraprendere un percorso verticale, con progressivo aumento delle responsabilità. Adesso, a 23 anni, ho un lavoro che mi piace e che mi permetterebbe anche di mantenermi da sola – anche se al momento preferisco vivere con mia nonna, che abita proprio a Milano. Un bell’inizio!

Testimonianza raccolta da Annalisa Di Palo

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