Entrare nella Guardia di Finanza, ogni anno centinaia di posti a concorso: ma le donne sono solo il 3%

Paolo Ribichini

Paolo Ribichini

Scritto il 24 Giu 2016 in Approfondimenti

Sono in corso oggi le celebrazioni per il 242esimo anniversario della fondazione del corpo della Guardia di Finanza, la terza forza di polizia italiana. Come l’Arma dei Carabinieri, ha una struttura militare simile a quella delle gendarmerie europee e fa parte a pieno titolo delle forze armate italiane anche se non è dipendente dal Ministero della Difesa ma da quello dell’Economia. La Guardia di Finanza nasce nel 1774, con il nome “Legione truppe leggere”, per volere del Re di Sardegna. Ottiene il suo attuale nome nel 1881: i suoi compiti iniziali riguardavano il controllo delle frontiere e la lotta al contrabbando, per poi andare da fine ‘800 in poi anche a reprimere i reati fiscali. Oggi la Guardia di Finanza occupa oltre 61mila persone: svolge in primo luogo la funzione di polizia tributaria e si occupa del contrasto alla corruzione e agli interessi imprenditoriali della criminalità. In secondo luogo il corpo viene impiegato per la pubblica sicurezza e il controllo delle frontiere, oramai esclusivamente marittime. La GdF è composta da 3.225 ufficiali, 23.602 ispettori, 13.500 sovrintendenti, 27.807 appuntati e finanzieri. Come per le altre forze di polizia, l’accesso avviene esclusivamente attraverso un concorso pubblico, che riscuote sempre grande attenzione da parte dei giovani (di fatto, purtroppo, quasi esclusivamente maschi) in cerca di lavoro: basti pensare che nel 2015 per il concorso che metteva a bando 347 posti da maresciallo sono arrivate 23mila domande, e per i 57 posti da dirigente i candidati sono stati oltre 10mila. Ecco una panoramica le modalità per candidarsi.

Il reclutamento. «Il reclutamento di personale nel Corpo della Guardia di Finanza avviene esclusivamente attraverso il superamento di concorsi pubblici, per le tre categorie: ufficiali, ispettori e finanzieri. Possono partecipare i cittadini italiani, anche se già militari, che godano dei diritti civili e politici, non siano stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione», spiega l’ufficio stampa.

Divenire finanziere.
Per poter partecipare al concorso per il reclutamento degli allievi finanzieri è necessario avere tra i 18 ed i 26 anni. Per gli ex militari o per i militari in carriera il limite massimo è innalzato per il tempo effettivamente impiegato in armi e comunque l’aspirante non può avere più di 29 anni e deve essere in possesso del diploma di scuola media. A partire dall’anno 2016 il concorso è aperto anche a coloro che non hanno prestato servizio militare, ai quali è riservata – in ogni concorso – una percentuale dei posti disponibili. La selezione prevede un test a risposta multipla su materie della scuola dell’obbligo; seguono alcune prove fisiche (corsa, salto in alto, salto in lungo ecc.) e una visita medica. Superata la selezione, i vincitori vengono ammessi alla frequenza del corso di formazione di base, della durata di 10 mesi, presso la Scuola Alpina di Predazzo o la Scuola Allievi Finanzieri di Bari per il contingente ordinario, e presso la Scuola Nautica di Gaeta per il contingente di mare. Per questi ultimi è previsto un ulteriore periodo di addestramento. La formazione della categoria allievi finanzieri con ferma di un anno è invece demandata al Comando Legione Allievi di Bari. Durante le formazione lo stipendio è pari a 940 euro; a partire dal momento dalla nomina a finanziere semplice la retribuzione sale a 15.643 euro netti annui, pari a poco più di 1.300 euro al mese. Come per le forze armate, sono previste due tipologie di ferma: quadriennale o annuale, con possibilità di rinnovo per ulteriori 12 mesi.

Per i sovrintendenti il concorso è solo interno.
Per quanto riguarda il ruolo per i sovrintendenti della Guardia di Finanza, il concorso è riservato esclusivamente agli appartenenti al ruolo degli appuntati e dei finanzieri. Il 70% dei posti è riservato a coloro che hanno il grado di appuntato scelto. Il concorso dà accesso ad un corso professionale obbligatorio di almeno tre mesi; prevede una prova scritta su materie di cultura generale e accertamento della lingua italiana. Gli idonei alla prova scritta possono procedere alla valutazione dei titoli per la definizione della graduatoria finale. Al termine del corso, previa idoneità, i candidati vengono nominati vicebrigadieri: un vicebrigadiere di prima nomina viene retribuito 17.342,63 euro netti l’anno, pari a 1.455 euro al mese.

Il ruolo dei marescialli aperto anche ai civili.
Per accedere al ruolo degli ispettori della Guardia di Finanza è invece previsto un concorso pubblico. Il 70% dei posti a disposizione nell’anno solare viene assegnato con un bando aperto al mondo civile. Possono partecipare tutti i cittadini italiani che abbiano concluso la scuola media superiore, che non siano stati condannati per reati dolosi, che abbiano idoneità psico-fisica e che non abbiano compiuto il 26° anno di età (limite innalzato a 35 anni per gli appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza).
Anche i sovrintendenti e i finanzieri possono partecipare al concorso se non hanno ricevuto sanzioni disciplinari maggiori della consegna negli ultimi due anni e se non sono stati rinviati a giudizio. Il concorso prevede una prova preliminare con questionario a risposta multipla, una prova scritta di composizione in lingua italiana, accertamento dell’idoneità attitudinale e dell’idoneità psico-fisica, una prova orale di cultura generale, esame facoltativo in una o più lingue straniere (scritta e orale), una prova facoltativa di informatica. I vincitori devono seguire un corso triennale presso una delle Scuole marescialli della Guardia di Finanza, equiparata ad una laurea di primo livello in Economia e commercio o in Economia aziendale. Gli allievi marescialli hanno uno stipendio di 900 euro per i primi due anni. Lo stipendio netto di prima nomina – al terzo anno – è pari a 18.655,88 euro netti all’anno (circa 1550 euro al mese). Nel 2015 sono stati messi a disposizione 347 posti per più di 23 mila domande.

Ufficiali della Guardia di Finanza, la carriera dirigenziale.
Gli ufficiali si dividono in cinque ruoli: normale, speciale, tecnico-logistico, ferma prefissata e Accademia militare. Nella Guardia di Finanza, gli ufficiali si differenziano anche in base alle specialità: “normale” (cioè l’impiego classico terrestre), “aeronavale” e “tecnico-logistico-amministrativo”. Per accedere al ruolo normale si deve partecipare ad un concorso per esami che consente l’accesso all’Accademia militare sia per la specialità normale che per quella aeronavale. Per entrare è necessario non aver riportato condanne penali, avere un diploma di scuola superiore quinquennale, aver compiuto 17 anni e averne meno di 22. Anche l’altezza conta: almeno 168 cm per gli uomini e 164 per le donne. Il concorso consiste in una prova preselettiva eventuale, una prova scritta di accertamento della conoscenza della lingua italiana, una prova orale, una prova fisica, oltre alla verifica della lingua straniera e delle capacità attitudinali e sanitarie. Dopo il primo biennio gli allievi ottengono la nomina di sottotenente (con stipendio di prima nomina annuo netto di 20.587,13, dopo due anni con stipendio da allievo pari a 900 euro). Gli studi proseguono per altri tre anni, al termine dei quali si ottiene la laurea in Giurisprudenza a ciclo unico. L’ultimo anno si ottiene la nomina a tenente. Nel 2015 sono stati messi a disposizione 55 posti per il ruolo normale e sette per quello aeronavale. Sono pervenute per il ruolo normale quasi 9.900 domande, mentre quel quello aeronavale poco più di 1.200. Per quanto riguarda il ruolo speciale, il concorso per titoli ed esami è riservato ai marescialli, agli ufficiali di complemento in congedo e agli ufficiali in ferma prefissata. In questo caso i limiti di età vanno dai 32 per gli ufficiali in congedo fino ai 40 per i marescialli. Il concorso consiste in una prova preselettiva eventuale, due prove scritte (cultura generale e materia tecnico-professionale) e una prova orale oltre alla verifica della lingua straniera, dei titoli e degli accertamenti attitudinali e sanitari. Coloro che provengono dalla ferma prefissata dovranno seguire un corso formativo di un anno prima di essere immessi in ruolo. Gli ufficiali del ruolo tecnico-logistico vengono reclutati attraverso un apposito concorso per titoli ed esami. Possono accedervi i giovani laureati con meno di 32 anni e i marescialli dell'Arma con meno di 40 in possesso del diploma di laurea richiesto dal bando di concorso. Sono ammessi al concorso anche gli ufficiali in ferma prefissata ausiliari del ruolo tecnico-logistico. In ogni bando sono definite le tipologie di prove e le materie. Altro ruolo degli ufficiali è quello della ferma prefissata. Come nelle forze armate, questa tipologia è di fatto una ferma “a tempo”: la permanenza nella Guardia di Finanza è di 30 mesi, rinnovabili per altri 12. Gli Ufp possono accedere, se non hanno compiuto ancora 34 anni, al ruolo speciale o a quello tecnico, attraverso concorso. Si viene arruolati nella ferma prefissata con un concorso pubblico per titoli ed esami. Sono previste prove fisiche e teoriche, oltre alle valutazioni psico-attitudinali e mediche. I candidati devono avere un’età non superiore ai 32 anni. Il superamento del concorso permette l’accesso ad un corso di formazione di almeno quattro mesi con stipendio netto di 900 euro al mese, al termine dei quali si ottiene la nomina. Coloro che posseggono un diploma di scuola superiore almeno quinquennale vengono nominati sottotenenti (con stipendio annuo netto di 20.587,13), i laureati, invece, divengono subito tenenti (21.475,50 euro).

Sportivi in Finanza.
Anche la Guardia di Finanza ha il suo gruppo sportivo. Per l’accesso viene indetto un concorso per titoli. I requisiti richiesti sono gli stessi previsti per la carriera dei finanzieri e appuntati. Inoltre valgono come titoli i risultati sportivi a livello nazionale ottenuti nella specifica disciplina sportiva, certificati dal Coni o dalle singole federazioni sportive. La Guardia di Finanza periodicamente seleziona sportivi specializzati in atletica leggera, judo, karate, nuoto e tuffi, scherma, tiro a segno e tiro al volo, canottaggio, canoa, vela, sci biathlon, salto e combinata, bob e pattinaggio sul ghiaccio. Nel 2015 sono stati messi a disposizione 18 posti a fronte di 174 domande. C’è tempo fino al 30 giugno per presentare la domanda per i gruppi sportivi 2016.

La Finanza per i musicisti: la Banda.
La banda musicale della Guardia di Finanza nasce ufficialmente nel 1926, riunendo in un'unica compagine le varie fanfare istituite presso alcuni reparti del Corpo. Attualmente è un complesso artistico stabile composto da un Maestro direttore, un Maestro vice direttore, inquadrati come ufficiali del ruolo speciale, e 102 esecutori provenienti dai diversi conservatori italiani ed incorporati tramite concorso nazionale. Per l’ammissione è necessario essere cittadini italiani, godere dei diritti politici, non aver riportato condanne dolose, non essere stati obiettori di coscienza, avere meno di 40 anni (limite che sale a 45 per gli appartenenti alle forze armate), non essere stati espulsi dalle forze armate, e possedere il diploma strumentale rilasciato dal conservatorio, oltre al diploma di scuola superiore. Il concorso prevede la valutazione dei titoli, gli accertamenti psico-attitudinali e prove musicali. Attualmente è in corso la selezione di un maestro vice direttore.

La presenza femminile.
Dal 2000 anche le donne possono partecipare ai vari concorsi di accesso alla Guardia di Finanza, e dal 2006 non è prevista più alcuna limitazione percentuale. In quindici anni però non molto è cambiato: nel 2015 le donne impiegate nel Corpo erano però solo 1.807, pari al 3% della forza effettiva. La concentrazione maggiore di donne è tra gli ufficiali (9%), quella minore tra i sovrintendenti (solo lo 0,1%).

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