Diventare carabinieri, tutto quello che c'è da sapere per partecipare ai concorsi

Paolo Ribichini

Paolo Ribichini

Scritto il 19 Mag 2016 in Approfondimenti

L’Arma dei Carabinieri è la seconda forza di polizia italiana. Può contare su 104mila tra ufficiali, sottufficiali e carabinieri. Nell’ambito della pubblica sicurezza è un corpo di gendarmeria, cioè un corpo di polizia ad ordinamento militare; dal 2000 è stata elevata a forza armata. Come per la Polizia di Stato, si accede alla carriera nell’Arma attraverso un concorso pubblico per esami. «Ogni concorso è finalizzato a soddisfare determinate esigenze di reclutamento e quindi di formazione», spiega alla Repubblica degli Stagisti il tenente colonnello Gaetano Vitucci dell’ufficio stampa dell’Arma. «Il nostro è un sistema di reclutamento oramai collaudato che ci accompagna da 200 anni». Che attrae ancora migliaia e migliaia di giovani: basti pensare che al concorso Marescialli, che apre più o meno 500 posti all'anno, si candidano mediamente oltre 20mila persone, con picchi di oltre 30mila in alcuni anni.

Carabinieri semplici, solo se già militari. I ruoli di accesso all’Arma sono quattro: carabinieri (e appuntati), sovrintendenti, ispettori e ufficiali. Per i ruoli di base il reclutamento, però, non è aperto a tutti, ma è per legge riservato ai militari ed ex militari che abbiano effettuato almeno un anno di ferma prefissata. È necessario avere la licenza media, non aver riportato condanne penali, non avere procedimenti penali in corso e avere un’età non superiore ai 26 anni. L’altezza minima per gli uomini è di 165 cm e per le donne – ammesse dal 2000 – 161 cm. Al termine dei test psico-attitudinali, i migliori accedono al corso per allievi carabinieri della durata di sei mesi con retribuzione di 940 euro. Il corso prevede l’alternanza tra materie teoriche - diritto penale, procedura penale, tecniche di circolazione stradale... - e periodi di allenamento fisico. Al superamento di tutti gli esami, gli allievi verranno nominati carabinieri semplici. La ferma, cioè il periodo di permanenza in divisa, è di quattro anni. Un carabiniere alla prima nomina riceve uno stipendio di 15.643 euro netti annui, pari a poco più di 1.300 euro al mese. I posti messi a concorso sono di norma circa 1.000 all'anno.

Per i sovrintendenti concorso solo interno. Per quanto riguarda il ruolo per i sovrintendenti dei carabinieri, il concorso è esclusivamente interno. I posti vengono riservati per il 70% agli appuntati scelti (grado massimo nel ruolo più basso) e per il 30% agli appuntati, ai carabinieri scelti e ai carabinieri con almeno sette anni di servizio. Il concorso dà accesso ad un corso professionale obbligatorio di almeno tre mesi. Se per gli appuntati scelti è sufficiente la graduatoria di merito, il concorso per gli altri include anche una prova scritta di accesso al corso. Al termine del corso, previa idoneità, i candidati vengono nominati  vicebrigadieri. Un vicebrigadiere di prima nomina viene retribuito 17.342,63 euro netti l’anno, pari a 1.455 euro al mese.

Il ruolo dei marescialli aperto anche ai civili. Per accedere al ruolo degli ispettori dei carabinieri è invece previsto un concorso pubblico parzialmente aperto al mondo civile. Il 70% dei posti a disposizione nell’anno solare viene assegnato con un bando aperto a tutti. Per l’assegnazione di questi posti possono partecipare tutti i cittadini italiani che abbiano concluso la scuola media superiore, che non siano stati condannati per reati dolosi, che abbiano idoneità psico-fisica e che non abbiano compiuto il 26° anno di età (limite innalzato a 28 anni per gli ex militari). Anche i sovrintendenti e i carabinieri possono partecipare al concorso (con un limite di età di 30 anni) se non hanno ricevuto sanzioni disciplinari maggiori della consegna negli ultimi due anni e se non siano stati rinviati a giudizio. Le prove del concorso consistono in un tema per l’accertamento della padronanza della lingua italiana, una prova orale su materie stabilite dal bando, una visita medica e una valutazione psico-attitudinale, oltre che una prova di efficienza fisica. I vincitori dovranno seguire un corso triennale presso una delle Scuole marescialli dei carabinieri equiparata ad una laurea di primo livello in Scienze Politiche della Sicurezza Sociale. Gli allievi marescialli hanno diritto a uno stipendio di 900 euro per i primi due anni e di 1.600 euro dal terzo. Il restante 30% dei posti a disposizione nell’anno viene assegnato ai sovrintendenti e agli appuntati (con almeno sette anni di servizio) attraverso un concorso per titoli ed esami. Le prove previste riguardano un tema scritto sui servizi di istituto, un esame orale su materie stabilite dal bando, un accertamento attitudinale e una visita medica. I vincitori della graduatoria accedono ad un corso annuale. Entrambi i corsi prevedono alternanza di materie teoriche di tipologia universitaria e materie pratiche. Al termine del corso annuale o alla conclusione dei primi due anni, gli allievi vengono nominati marescialli. Lo stipendio netto di prima nomina è pari a 18.655,88 euro netti all’anno (circa 1550 euro al mese). «Il concorso Marescialli ha numeri piuttosto importanti: oltre 20mila domande», spiega l’ufficio stampa. «Qualche anno fa abbiamo raggiunto addirittura le 32mila richieste» per circa 500 posti.

Per l’accesso ai gruppi sportivi viene indetto un concorso per titoli. I requisiti richiesti sono gli stessi previsti per la carriera di carabinieri e appuntati. Inoltre, valgono come titoli i risultati sportivi a livello nazionale ottenuti nella specifica disciplina sportiva, certificati dal Coni o dalle singole federazioni sportive.

La banda musicale oggi conta 102 orchestrali. I musicisti che fossero interessati a farne parte devono superare le prove di un concorso dedicato, indicando – nella domanda di iscrizione – lo strumento di specializzazione. È necessario essere cittadini italiani, godere dei diritti politici, non aver riportato condanne dolose, non essere stati obiettori di coscienza, avere meno di 40 anni (45 per gli appartenenti all’Arma, alle altre forze di polizia o alle altre forze armate), non essere stati espulsi dalle forze armate, e possedere il diploma strumentale rilasciato dal conservatorio, oltre al diploma di scuola superiore. Il concorso prevede la valutazione dei titoli, gli accertamenti psico-attitudinali e prove musicali. Non sono al momento calendarizzati concorsi per questa specialità.

Paolo Ribichini

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